Direzione artistica - SILVIO e AMANDA
Venerdì 16 settembre - TOMMY TERRAFINO "Veganissimo me"
Sabato 17 settembre - 20th CENTURY BAND "Soundtracks Live Show"
2 kg. di cicorie selvatiche (sivoni)
500 gr. di purea di fave
500 gr. di pane raffermo a pezzi
1 patata
250 gr. di olio extravergine di oliva e sale (q.b.).
Procedimento di preparazione:
Nella tradizione popolare contadina le fave venivano bollite per 4 - 5 ore a fuoco lento nella tipica pignata di creta con 1 patata e sale. L’acqua non doveva superare il collo rigato della pignata per evitare fuoriuscita durante la cottura. Le verdure si cuocevano in grandi pentoloni, sempre sui braceri, e si versavano in ampie bacinelle dove si adagiavano i pezzettini di pane casareccio raffermo. Finita la cottura delle fave si montava la purea di fave con la “cucchiaia di legno”, aggiungendo l’olio extravergine di oliva. La purea così amalgamata si aggiungeva ancora calda alle verdure e al pane, “impanando” il tutto. Insieme a questo formidabile piatto unico si mangiavano i cornaletti fritti, l’insalata di cipolle rosse, le polpettine di pane, le olive fritte e quelle in salamoia."
Il piatto per il quinto anno beneficia del riconoscimento DE.CO del Comune di Castellana Grotte
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