CASTELLANA GROTTE
16-17 settembre 2022

visite_castellana_grotte
2 serate all'insegna dell'enogastronomia e lo spettacolo.

Direzione artistica - SILVIO e AMANDA
Venerdì 16 settembre - TOMMY TERRAFINO "Veganissimo me"
Sabato 17 settembre - 20th CENTURY BAND "Soundtracks Live Show"

Cenni storici

Già dal ‘78 rappresentava un notevole valore aggiunto alla povera economia contadina castellanese ed oggi è un prodotto d’eccellenza molto ricercato ed apprezzato, simbolo del territorio. 

Uno "spuntino appetitoso servito in buone porzioni in grandi coppe e "cantripieti" preparato in grandi e tondeggianti pignate e servito con cura e dedizione da Concetta Sgobba (la sua dipartita lo scorso anno) c.d. "La regina dell'Impanata", allora presidente dell'associazione agrituristica “Terra Nostra”. 

Risale al 23 Giugno 1984, nella Pineta di San Nicola di Genna, la 1° Sagra dell'Impanata a Castellana Grotte.

L’associazione Castellana Conviene, locale delegazione Confesercenti, nell'intento di continuare la tradizione, oramai da anni, ha come obiettivo quello di “ritornare al passato” e al vero senso di “sagra”, una manifestazione dall'atmosfera di festa popolare e la promozione del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche, offrendo serate di gusto e tradizione. 

L'edizione 2022

Dopo le due Special Edition si ritorna all'aperto, in Largo San Leone Magno, con il consueto appuntamento della Sagra dell'Impanata per venerdì 16 e sabato 17 settembre 2022. 
Degustazioni tipiche, musica e spettacolo per celebrare il piatto tipico che ha visto ricevere la Denominazione Comunale di Origine di Castellana Grotte.


Evento organizzato da Castellana Conviene - Confesercenti, con il patrocinio di Comune di Castellana Grotte, Grotte di Castellana e IRCCS "Saverio de Bellis"

ingredienti

La ricetta dell'impanata

2 kg. di cicorie selvatiche (sivoni)

500 gr. di purea di fave

500 gr. di pane raffermo a pezzi

1 patata

250 gr. di olio extravergine di oliva e sale (q.b.).

Procedimento di preparazione:

Nella tradizione popolare contadina le fave venivano bollite per 4 - 5 ore a fuoco lento nella tipica pignata di creta con 1 patata e sale. L’acqua non doveva superare il collo rigato della pignata per evitare fuoriuscita durante la cottura. Le verdure si cuocevano in grandi pentoloni, sempre sui braceri, e si versavano in ampie bacinelle dove si adagiavano i pezzettini di pane casareccio raffermo. Finita la cottura delle fave si montava la purea di fave con la “cucchiaia di legno”, aggiungendo l’olio extravergine di oliva. La purea così amalgamata si aggiungeva ancora calda alle verdure e al pane, “impanando” il tutto. Insieme a questo formidabile piatto unico si mangiavano i cornaletti fritti, l’insalata di cipolle rosse, le polpettine di pane, le olive fritte e quelle in salamoia."



Il piatto per il quinto anno beneficia del riconoscimento DE.CO del Comune di Castellana Grotte

Largo San Leone Magno

Castellana Grotte (BA)

contatti

Vuoi saperne
di più?

Contattaci compilando il modulo qui sotto oppure chiamando il +39 338 160 5540 

© Copyright 2022 Sagra dell'Impanata. Tutti i diritti riservati.

Created with Mobirise ‌

Free HTML Page Builder